Care numerosissime amiche,
questo spazio nella rete vuole essere anche un punto d'incontro per chi ama la letteratura, e perciò vi invito a condividere con noi, le vostre affezionate W & C, impressioni e sensazioni, epidermiche e non, sull'ultimo libro che avete letto.
Da par mio, dopo essermi immersa con gioia nella lettura del libraio di kabul, dell'eleganza del riccio, la solitudine dei numeri primi ed il lamento del prepuzio vi suggerisco di cimentarvi con me alla ricerca di nuove grandi emozioni, e all'uopo ecco qui alcuni titoli sicuramente interessanti:
Il sussiego della cozza di olbia
l'altruismo della sardina di albignasego
il dilemma della boga di santafè
la discrezione dell'oloturia di nanchino
l'occasione del cannolicchio di praga
il segreto del polpo di lucerna
il rimorso della sparlotta di uoadagudù
la vendetta del piscurrè di santa maria di leuca
La tracotanza della melanzana di tripoli
il back ground della caccola di mombasa
le memorie del pisello di genova
l'insostenibile leggerezza del cesso di vladivostok
la beatitudine del sospensorio di calcutta
l'invadenza della dentiera di tokio
Leggeteli e sappiatemi dire!
Sempre qui con voi e per voi
Cesy
lunedì 9 febbraio 2009
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7 commenti:
Care due, finalmente una recensione seria, amo anch'io la lettura, purtroppo non ho molto tempo per leggere causa onanismo sfrenato ma lessi il lamento del prepuzio che mi commosse tanto.
Vorrei segnalare " Il leccatore di cozze " è una storia triste datosi che si svolge nella taiga ma carica di sentimenti. Ancora grazie, smetto che è l'ora della merenda.
Ho letto L'eleganza del riccio e la solitudine dei numeri.
Ciao
Vogliamo rimetterci a scrivere o no?
Io ho letto l'eleganza del ricciolo.
Anubi!
Io invece vorrei segnalarvi "La capanna dello zio Prepu". Vi lascerà a bocca aperta.
Vogliamo scrivere o no? Anubi!
Allora!!Ci decidiamo o no che voglio sapere il segreto del polpo di Lucerna!
Alora porca vacca! vogliamo scrivere o no?! Che mi piaceva troppo la cultura strasugante del vostro esimio blog.
Io copio indirizzi qui, a lume di candela, e intanto penso e mi tocco ma poco chè sennò gesù piange.
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